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Ramadi, Iraq: Una famiglia sfuggita all’ISIS, vive tra le macerie di un complesso residenziale

Ramadi, Iraq, 14 Luglio 2016 – Foto di Moises Saman per MAGNUM

Una famiglia sfuggita all’ISIS, vive tra le macerie di un complesso residenziale di Ramadi in Iraq.

Descrizione della Foto “Ramadi, Iraq” di Moises Saman

Questa fotografia, scattata da Moises Saman, e’ una fotografia forte, sia a livello estetico che emotivo.

La luce è bella e i colori stupendi e riprende una scena altamente emotica: il ragazzo a sinistra, un rifugiato a Ramadi che non avrebbe mai dovuto e voluto essere in questa situazione, si impegna con coraggio verso la fotocamera di Saman, che incarnano gli effetti tangibili e tragici del potere di distruzione che l’uomo e’ capace di generare.

La citta’ di Ramadi in Iraq

Ramadi è una città situata in Iraq centrale, sulle sponde dell’Eufrate, circa 110 km ad ovest di Baghdad.

La citta’ di Ramadi e’  tristemente famosa per le diverse battaglie che qua si sono svolte, ma soprattutto per la piu’ recente, la Battaglia di Ramadi del 2015-2016.

Ramdi, conquistata dall’IS (o ISIS) nel maggio 2015, fu teatro di una battaglia, combattuta tra l’8 dicembre 2015 e il 20 gennaio 2016 tra le forze irachene e i jihadisti dell’ISIS.

Nell’Ottobre 2015, il Governo dell’Iraq comincio’ una progressiva offensiva per riprendere il controllo della citta’.

La battaglia per il controllo di Ramadi, vinta dal Governo Iracheno, viene considerata una delle più importanti nella guerra contro l’ISIS, soprattutto perché con questa battaglia il governo iracheno, sciita, avrebbe dimostrerebbe di poter ottenere vittorie militari anche nella provincia di Anbar, sunnita e storicamente di difficile gestione.

La battaglia per il controllo di Ramadi, nonostante le unità dell’esercito iracheno fossero numericamente superiori, si e’ mostrata molto complicata soprattutto perché i miliziani dell’ISIS hanno fatto grande uso di esplosivi di vario tipo, mietendo tante vite anche tra i tanti civili rimasti in citta’ durante la battaglia.

Nella foto, in triste ritratto della citta’ di Ramadi dopo la battaglia.

 

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Guerra

Foto di “Cadetti” nelle più importanti accademie militari europee

Ritratti di cadetti nelle più importanti accademie militari europee. Terzo premio ritratti storie – Foto di Paolo Verzone per Agence Vu

18 dicembre 2013 – Koninklijke Militaire Academie (Royal Military Academy), Breda, Paesi Bassi

Accademia Navale Ellenica, Pireo Grecia - Cadetti di Paolo Verzone.
Accademia Navale Ellenica, Pireo Grecia

Ritratti di cadetti in alcune delle più prestigiose accademie militari europee. e’ questo il lavoro fotografico svolto da Paolo Verzone.

Con questo lavoro il fotografo ha voluto mostrare come le accademie militari di tutta Europa hanno mantenuto le vecchio tradizioni d’onore e di disciplina.

I giovani dirigenti in carriera sono istruiti in tutti i sensi, sia in materia di combattimento che in senso piu’ propriamente culturale.

Anche se queste accademie sono profondamente legate alle idee della nazione e della patria, nell’Europa odierna sono anche dei “ponti” che riescono a portarci oltre i confini.

Cadetti: Saper comandare con gli occhi

Tra gli elementi chiave del portamento di un ufficiale, c’e’ anche il saper comandare anche con gli occhi. questa e’ forse la prima cosa che si impara nelle scuole militari di tutta Europa. Per questo gli sguardi degli allievi sembrano così simili: dietro c’è la stessa tradizione, che da secoli forma i militari del vecchio continente. Prima di pilotare aerei, navi o carri armati; prima di guidare stormi, flotte o battaglioni, a questi ragazzi si insegna come conquistare l’autorità, come ottenere rispetto e imporre obbedienza.

Esposizione alla Rassegna Romana FotoLeggendo

Paolo Verzone ha esposto la sua raccolta “Cadetti” di foro alla rassegna romana Foto Leggendo, arrivata alla tredicesima edizione  in questo 2017.

Il reportafe di Paolo verzone, tra i vincitori del World Press Photo 2015coniuga con forza la documentazione con la cura e l’impatto estetico degli ambienti.

 

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Attualità Guerra Proteste

Gli scontri a Kiev, in Ucraina, tra il 19 al 21 febbraio 2014 a favore dell’Unione europea e contro la Russia

Gli scontri a Kiev, in Ucraina, tra il 19 al 21 febbraio 2014. Secondo premio spot news storie – Foto di Jérôme Sessini, commissiona da Magnum Photo per De Standaard

19 febbraio 2014 – Un viale deserto vicino alla piazza Maidan di kiev dopo scontri violenti tra i manifestanti e la polizia ucraina.

Nel novembre del 2013, nella capitale ucraina di Kiev, ci sono state tantissime manifestazioni e proteste, dopo che il presidente Viktor Yanukovych ha respinto un accordo commerciale con l’Unione europea a favore di legami più stretti con la Russia.

Migliaia di sostenitori pro-europei si sono riuniti sulla piazza dell’Iindipendenza della città, conosciuta come Maidan, e l’anno occupata per mesi.

La manifestazione ha avuto il suo culmine a partire dal 18 febbraio. A partire dal 18 febbraio 2014, per tre giorni, più di 70 persone tra manifestanti e forze di polizia, sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco.

Il presidente Yanukovych è fuggito dal Paese il 21 febbraio e il pro-europeo Petro Poroshenko è stato eletto nuovo presidente dell’Ucraina a maggio 2014.